Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Matteo già al liceo trascorreva molto tempo in bagno: se non lavava le mani 7 volte, quando tornava da scuola, non iniziava a mangiare. La mamma si arrabbiava sempre per i suoi ritardi a tavola, ma Matteo non riusciva proprio a farne a meno. Anche per la doccia impiegava molto tempo occupando il bagno a lungo. “Era un incubo, se qualcuno mi toccava percepivo subito una fastidiosa urgenza di correre in bagno a lavarmi, e solo così mi andava via l’ansia. Ero schiavo dell’igiene, vivevo tutti come possibili contaminatori, e solo in bagno mi rilassavo anche se ne uscivo stremato. A volte usavo anche l’alcol per pulirmi più a fondo. Costringevo la mamma a lavarmi i vestiti in continuazione e anche gli asciugamani che usavo dovevano essere sempre puliti, e se per caso mi asciugavo con uno già usato dovevo lavarmi da capo”.
Matteo ora segue una terapia farmacologica specifica per il disturbo ossessivo compulsivo e ha ridotto notevolmente le compulsioni a lavarsi.
Ossessione si definisce come una idea, un pensiero o un’immagine che si intromette nella coscienza in maniera intrusiva e ripetitiva, e che genera ansia e disagio marcati.
Per compulsione si intende la messa in atto di un rituale mentale o comportamentale volto a neutralizzare l’ansia ossessiva.
I contenuti ossessivi riguardano frequentemente l’igiene, la pulizia, l’ordine, la simmetria, la sessualità, l’aggressività con la paura di perdere il controllo e la religione. Il disturbo compare in età adolescenziale e si distribuisce equamente nei due sessi.